Emergenza rifiuti (1986)
L’EMERGENZA RIFIUTI
La chiusura dell’inceneritore, sebbene preannunciata dai lunghi conflitti (cfr. anche La Nazione del 25 aprile), trova impreparate le amministrazioni locali a gestire le quattrocento tonnellate di rifiuti smaltite tutti i giorni dall’inceneritore di San Donnino.
“Bisogna rimettere la palla al centro” e lavorare alle alternative all’incenerimento. Una fase storica si è conclusa e occorre “legare l’emergenza con la prospettiva” dice il vice Sindaco di Firenze Michele Ventura. La giunta di Firenze promette impegno per la riduzione dei rifiuti, per la raccolta differenziata, per il riciclaggio e il compostaggio, in chiave con la nuova formulazione del piano provinciale dei rifiuti riveduto e corretto.
La Nazione del 15/07/1986 | l’Unità del 15/07/1986 | |
l’Unità del 17/07/1986 | Paese Sera del 20/07/1986 |
Nel settembre l’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio organizza una conferenza-stampa/convegno con lo studioso americano di inquinamento ambientale Barry Commoner.
La Nazione del 9 settembre riporta notizia dell’intervento di Commoner, mentre il Corriere di Firenze del 6 settembre dà conto di una conferenza stampa dei Verdi a cui partecipa anche il Comitato di San Donnino con Claudio Tamburini.
In ottobre i comitati cittadini di San Donnino e di Brozzi/Le Piagge pongono all’ordine del giorno la necessità e l’urgenza del risanamento di tutta la zona con un volantino distribuito a tappeto.
Intanto si susseguono anche le prese di posizione della stampa e dei partiti politici. Vedi ad esempio un volantino del P.C.I., La Nazione dell’11 ottobre e Il Tirreno del 7 novembre e la conferenza stampa di Lega Ambiente svoltasi a Roma a fine anno.
Si comincia anche a parlare di alternative all’incenerimento per smaltire correttamente i rifiuti urbani.