Trattative (1982)
AL TAVOLO DELLA TRATTATIVA
Il 1982 è un anno importante e getta le basi per la successiva chiusura dell’inceneritore. Si hanno in questo anno quattro filoni di intervento:
Ripresa dei lavori al digestore dei liquami settici
Nel gennaio del 1982 riprendono i lavori al digestore. Il Comitato ritiene che gli impegni presi per il risanamento dell’area non siano stati portati a compimento. Vedi La Nazione del 20 gennaio, Comunicato del Comitato del 2 febbraio, Paese Sera del 7 febbraio, La Nazione del 7 febbraio, La Nazione del 20 febbraio. (Vedi il successivo paragrafo)
Si organizza una nuova protesta . Un corteo attraversa le vie cittadine e si conclude davanti all’inceneritore. Vi partecipano oltre 400 persone
Incontri Sindaco di Firenze e Regione Toscana
Il Comitato incontra il 20 febbraio il sindaco di Firenze e il presidente della Regione Toscana ai quali, denunciando ancora la eccezionale gravità della situazione sanitaria , si chiedono interventi e impegni precisi per l’area e di organizzare soluzioni alternative all’inceneritore; si chiede un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
Trattative per un accordo fra gli Enti locali interessati e la popolazione di San Donnino
Mentre la protesta prosegue con un presidio davanti al cantiere , il Comitato raccoglie circa 2400 firme tra i cittadini elettori di S.Donnino su un documento che chiede la sospensione dei lavori al digestore e l’avvio di una trattativa con le rappresentanze della popolazione per il risanamento di San Donnino.
I lavori vengono sospesi di nuovo e , presso il “Consorzio Schema 23” , presidente Alberto Turchi, si apre la trattativa per il risanamento dell’area tra il Comitato cittadino di igiene ambientale e i comuni di Campi, di Firenze , con la Provincia , la Regione , con il Consorzio e con l’ASNU
La trattativa si conclude nel dicembre positivamente ma non c’è ancora la firma delle amministrazioni.
Intervento del dott. Bronzetti del C.N.R. di Pisa
Si apprende che un ricercatore del C.N.R. di Pisa, il dott.Giorgio Bronzetti, esperto mondiale di diossine, ha effettuato degli studi di laboratorio sulle ceneri dell’inceneritore di San Donnino con risultati ancor più preoccupanti per le popolazioni esposte.
Nel frattempo, a Milano, viene chiuso l’inceneritore dei rifiuti nel quartiere periferico di Figino.